la storia del piccolo Rron
Rron è nato a Ferizaj, in Kosovo, il 21 aprile scorso. Ha solo pochi giorni di vita.
Dalla nascita gli è stata diagnosticata una cardiopatia congenita, la sindrome del cuore sinistro ipoplasico, ed ha bisogno di un intervento cardiochirurgo, urgente.
Nel suo paese, in Kosovo, non c’è alcuna possibilità, in quanto non sono presenti nè disponibili le strutture ed il personale medico specializzato per effettuare interventi di cardiochirurgia pediatrica.
Rron ha bisogno di raggiungere un ospedale lontano, pronto ad intervenire, il prima possibile.
Quando il tempo è un fattore chiave
Grazie alla segnalazione da parte dell’ Ass. Ana Moise Onlus, il caso di Rron e il disperato bisogno di aiuto suo e della sua mamma, Egzona, arrivano a Flying Angels.
La mobilitazione della Fondazione è istantanea: è necessario organizzare un trasporto aereo molto delicato, tramite aeroambulanza.
Significa che il piccolo ha bisogno di volare continuamente monitorato ed assistito da personale medico specializzato.
L’ospedale che lo attende per il trattamento medico-chirurgico, è l’Istituto Giannina Gaslini di Genova.
A solo 48 ore dal momento della segnalazione, dopo aver svolto tutti gli accertamenti, accelerato il più possibile il rilascio dei visti e svolto tutte le pratiche necessarie alla partenza, la mattina presto del 29 aprile l’aeroambulanza del piccolo, con la sua mamma e tutto lo staff medico, è pronta a partire.
“Organizzare il trasporto aereo urgente per un bimbo piccolissimo e in condizioni gravi come quelle del piccolo Rron è estremamente complesso e delicato: occorre predisporre tempestivamente un volo privato con l’attrezzatura e il personale medico specializzato per tenere stabile il paziente durante il trasferimento, ottenere rapidamente i visti necessari all’espatrio e, non da ultimo, sostenere costi molto elevati. Il tutto è reso oggi più complicato dal perdurare dell’emergenza sanitaria globale – spiega Riccardo Rossano, segretario generale di Flying Angels Foundation.
Il trasporto del neonato viene realizzato da un’equipe della UOC di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’Istituto Giannina Gaslini, composta dal dottor Andrea Moscatelli, direttore del reparto, Stefania Bianzina, intensivista anestesista rianimatore e Simona Cavalieri, infermiera pediatrica, che ha assistito Rron durante tutto il viaggio, permettendogli di arrivare in condizioni ottimali all’ospedale pediatrico genovese.
“Il trasporto internazionale di un paziente critico è un’attività ad altissima complessità che richiede elevatissime competenze. Si deve garantire lo stesso livello di cure di una terapia intensiva durante tutte le fasi del trasporto. Ciò comprende il volo, ma anche il trasferimento da ospedale ad aeroporto e da aeroporto al Gaslini. È quindi necessario adattare ai vari mezzi l’utilizzo di apparecchiature sofisticate quali ventilatore meccanico, dispositivi per ECMO, monitor, pompe infusionali, ecografo etc. … La stabilizzazione presso il centro inviante può impegnare l’equipe sanitaria per alcune ore ed è il presupposto fondamentale per un trasporto sicuro.” spiega Andrea Moscatelli.
Ora il piccolo è in ospedale, sotto continua osservazione, in attesa dell’operazione.
Grazie al progetto Volo, Viaggio, Vita realizzato con UniCredit Foundation
Il finanziamento dell’aerombulanza per il piccolo Rron è stato possibile grazie al sostegno di UniCredit Foundation, partner importante con il quale la Fondazione ha realizzato il progetto pluriennale Volo, Viaggio, Vita.
L’intento del progetto è quello di permettere a circa 25 bambini gravemente malati di poter volare presso strutture ospedaliere pronte ad accoglierli, per ricevere importanti interventi salvaVita non possibili nel loro paese di origine.
A seconda della gravità e del loro stato di salute, l’organizzazione del viaggio viene pianificata nella massima tutela dei piccoli, d’accordo con i medici proponenti il caso e con il Comitato Scientifico della Fondazione, e realizzata su normali aerei di linea – con eventuale assistenza medica- oppure su aeroambulanze, come nel caso del piccolo Rron.
Il progetto VOLO, VIAGGIO, VITA ha una importante ricaduta in termini di valore sociale creato, essendo finalizzato a dare una concreta opportunità, speranza di vita a bambini che diversamente non la avrebbero.
Poter sviluppare collaborazioni di questo tipo è particolarmente importante per la Fondazione – e soprattutto per i bambini che si propone di aiutare- in quanto permette di poter far fronte a richieste di aiuto urgenti.
Perché ogni volo donato, è una vita salvata.