L’emergenza Covid-19 continua a persistere e, ora più che mai, è importante riuscire a fare volare i bambini il prima possibile.
Secondo le misure restrittive vigenti in Italia, infatti, sono previsti l’isolamento fiduciario di 14 giorni e la sorveglianza sanitaria per tutti i cittadini provenienti da Paesi extra-Schengen.
Questo significa che molti dei bambini a cui prestiamo aiuto devono sottoporsi a quarantena fiduciaria prima di poter entrare in ospedale, motivo per cui non è possibile effettuare interventi tempestivi quando il caso clinico lo richiede.
È quanto sta per succedere a Elias, bambino etiope affetto da cardiopatia congenita, atterrato questo venerdì 9 ottobre a Genova. Sebbene sia stato possibile fare volare Elias e sua madre con atterraggio qui a Genova, per la prima volta dopo il lock-down, il bambino non può recarsi immediatamente all’Ospedale Gaslini poiché dovrà rimanere in isolamento fiduciario.
Questa situazione implica chiaramente la necessità di posticipare l’intervento che il bambino dovrà effettuare.
Sebbene sia importante e necessario effettuare la quarantena fiduciaria, in virtù dell’emergenza mondiale, è anche vero che questa costituisca un ostacolo quando si parla di pronto intervento e di salvare la vita a bambini affetti da gravi patologie.
Per questo diventa fondamentale anticipare i voli. Prima riusciamo a garantire un volo a questi bambini, prima potranno effettuare la quarantena fiduciaria e arrivare così in ospedale per ricevere tutte le cure salvavita di cui hanno bisogno.
Dona per il Fondo Emergenza Voli per permetterci di agire con tempestività.