L’appello della mamma
Il primo dicembre arriva all’Ospedale Gaslini l’appello di Nadica, giovane mamma di un bimbo di quasi due anni in cura in una clinica infantile in Macedonia per sordità e microcefalia, a cui il 9 ottobre viene stato diagnosticato un tumore al fegato.
Negli ultimi due mesi Luka è stato sottoposto al primo ciclo di chemioterapia, ma le crisi respiratorie del piccolo hanno complicato la terapia e a Skopje non ci sono ospedali con attrezzature e cure adeguate per salvarlo.
Con una situazione clinica così complessa solo un ospedale specializzato come il Gaslini di Genova può dare una speranza al bambino.
Si apre una speranza
I medici genovesi decidono di accogliere il caso: il piccolo, affetto da un voluminoso tumore epatico, ha bisogno di essere trasportato dalla Terapia intensiva del Children’s Hospital di Skopje, nella Repubblica della Macedonia, alla Terapia Intensiva dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova.
Le sue condizioni sono instabili e molto delicate.
Luka ha bisogno di monitoraggio costante.
L’unica speranza possibile è un trasporto in aeroambulanza, con urgenza e con attrezzature mediche e personale specializzato pronto ad intervenire, in caso di crisi.
Una lotta contro il tempo: in viaggio verso l’ospedale
L’ospedale chiede quindi l’intervento di Flying Angels, che subito si attiva per organizzare tempestivamente il viaggio and dare anche una sola speranza al piccolo.
In pochissimo tempo Luka riese a partire con la sua mamma, il 5 Dicembre, ed arrivare al reparto di Terapia intensiva del Gaslini, destinata all’ospitalità dei pazienti esteri che devono sottoporsi a quarantena ai fini del controllo dell’infezione da Covid-19.
Il piccolo viene subito sottoposto ai trattamenti di cui ha disperatamente bisogno per l’insufficienza epatica e respiratoria, ed a chemioterapia per il trattamento della neoplasia epatica.
Siamo tutti, insieme, vicini al piccolo Luka ed alla sua mamma.
Grazie a chi ha donato e ancora una volta ha permesso di intervenire e dare una speranza a una piccola vita, attraverso un volo aereo verso l’ospedale ed il personale medico pronto ad intervenire.