Ahmed è nato a Peshkopi, una zona montuosa dell’Albania, il 21 dicembre 2019. Poche ore dopo la nascita, il piccolo ha mostrato una grave cardiopatia congenita complessa.
I medici albanesi hanno contattato i colleghi dell’ospedale di Verona ed è partita la catena di solidarietà che, nonostante le festività, ha coinvolto con grande tempestività l’associazione Betania, la Regione Veneto, l’Ospedale di Borgo Trento e Flying Angels.
The departure
Il primo gennaio 2020, Ahmed e la mamma sono atterrati a Villafranca. La Polizia di Frontiera, preventivamente allertata, ha velocizzato la procedura doganale e la Croce Verde di Verona li aspettava con un’autoambulanza per portarli subito in ospedale.
Surgery
Dopo vari esami diagnostici Ahmed è stato operato il 9 gennaio, l’operazione è andata bene e il piccolo è rimasto in terapia intensiva per i successivi due mesi. A fine febbraio il piccolo ha iniziato a migliorare e il 5 marzo è stato dimesso con diversi controlli programmati.
Il 9 marzo inizia il Lockdown e tutto diventa più complicato perché l’ospedale diventa presidio Covid-19, ma l’ospedale si è reso disponibile a continuare a seguire il piccolo Ahmed.
Back home
A fine aprile Ahmed stava molto meglio ed i medici hanno autorizzato il rientro a casa, ma la pandemia non ha risparmiato neanche l’Albania e così blocchi, possibili aperture, voli prenotati e poi cancellati, Ahmed e sua mamma sono rimasti in Italia altri 4 mesi.
La gioia del padre quando ha potuto prendere in braccio Ahmed, che non vedeva da quando aveva una settimana, è indescrivibile! Ma, di certo, ripaga tutti gli sforzi fatti per salvarlo.