La storia di Milca
La nascita della piccola Milca è stata una gioia per la sua famiglia: la mamma, Ruth, stava bene, aveva gestito la gravidanza senza alcun problema e non vedeva l’ora di conoscere la sua bambina. A qualche mese dalla nascita. Attraverso il consueto controllo con il pediatra, il medico preferì chiedere alcuni approfondimenti diagnostici perché sospettava un problema cardiaco. Ruth prese un appuntamento con un cardiologo pediatra per eseguire un ecocuore, una metodica non invasiva e non dolorosa che però consente lo studio accurato del cuore del bambino. Purtroppo il pediatra aveva ragione e a Milca venne diagnosticato un difetto del setto atriovetricolare e una dilatazione della parte sinistra del cuore. I bimbi che purtroppo nascono con questa patologia cardiaca, hanno spesso insufficienza cardiaca, dispnea, scarsa crescita.
Ruth racconta di quanto fosse difficile gestire la mancanza di appetito della bimba, che deperiva ogni giorno di più, la sua preoccupazione nel vederla affaticata.
Anche se la sua mamma era sempre al suo fianco, la situazione stava lentamente precipitando verso una condizione sempre più pericolosa per la vita della bambina: grazie al contatto con una ONP locale, Associazione Una Voce per Padre Pio, la piccola ha potuto prendere parte ad uno screening cardiologico che ha evidenziato la sua condizione critica e la necessità di provvedere ad un trasferimento urgente verso un ospedale che potesse gestire un caso così complesso.
The departure
Surgery
La bambina, dopo il check-up all’arrivo effettuato al pronto soccorso del Bambin Gesù, è stata ricoverata il 25 aprile e subito dimessa poiché positiva al tampone del Rinovirus. Dopo un periodo di quarantena, ha fatto un secondo tampone a metà maggio, risultando ancora positiva. In questa condizione non poteva essere ricoverata perché sarebbe venuta in contatto con gli altri bimbi ricoverati. Quando è risultata finalmente negativa al Rinovirus, a metà giugno è risultata positiva al Bocavirus, un’altra infezione delle vie respiratorie che non sembra avere alcuna prevalenza stagionale e che parrebbe non restare confinato nel tratto respiratorio.
Finalmente, dopo ulteriori cure e attese, la piccola è stata operata il 7 luglio e il suo decorso post operatorio è andato bene.