Piero Buffa

Chi è Piero Buffa

Piero Buffa è uno dei primi “medici costituenti” del Comitato Scientifico di Flying Angels Foundation. 

Ex. Responsabile dell’U.O.C. di Chirurgia Pediatrica IRCCS Giannina Gaslini (Genova), oggi in pensione, il dott. Buffa continua a prestare la sua professionalità per la valutazione dei casi dei bambini che hanno bisogno di interventi nell’area della chirurgia generale, in affiancamento al dott. Marco Brunero.

Piero Buffa

Piero Buffa e la medicina

Da sempre affascinato dalla medicina, Piero Buffa si iscrive all’Università di Genova e conclude il suo percorso con una tesi di medicina con Franco Soave, allora responsabile dell’Unità Operatoria Chirurgica del Gaslini e riconosciuto internazionalmente per l’invenzione di un intervento utilizzato ancora oggi per il megacolon congenito; viene quindi assunto nello stesso reparto dove ha modo di muovere i primi passi nella pratica della medicina.

Dopo cinque anni di pratica, il dott. Buffa ha l’opportunità di andare negli USA per un’ulteriore specializzazione di sei mesi; di ritorno da questa esperienza, viene chiamato da un amico infettivologo genovese che era al termine di un servizio di volontariato internazionale di 2 anni per fare un’esperienza in Benin.

Inizia così anche il percorso di volontariato che porterà Piero Buffa a effettuare più di 20 missioni all’Hopital Saint Jean De Dieu di Tanguiétà, un ospedale missionario “di frontiera” nell’area più povera dello Stato, trascorrere 2 anni in Kenia – dove nasce anche il suo primo figlio – e fare altre importanti esperienze in terra d’Africa.

Il suo percorso all’interno dell’Ospedale Gaslini lo porta a diventare, negli ultimi anni della professione, responsabile del reparto del suo mentore. Nel 2015 il dott. Piero Buffa va in pensione ma continua il suo lavoro di volontariato come medico in Benin fino al 2022 lavorando in strettissima collaborazione con alcuni medici africani fra i quali uno in particolare, grazie all’affiancamento negli anni e a un percorso di specializzazione in Francia, è oggi assolutamente autonomo nella chirurgia pediatrica e in grado di offrire assistenza completa ai piccoli pazienti dell’Ospedale di Tanguiéta.

Piero Buffa e Flying Angels Foundation

Il dott. Piero Buffa viene coinvolto nella Mission della Fondazione quando l’idea è ancora in uno stadio embrionale grazie a un’amicizia in comune con Massimo Pollio, fondatore di Flying Angels Foundation. Nei ricordi del dott. Buffa, i primi confronti molto interessanti per affinare l’idea e definire le aree di intervento e il clima, da subito, molto collaborativo.

Grazie all’esperienza in Africa del dott. Buffa, è possibile definire in maniera più precisa le aree di intervento della Fondazione: da una prima ipotesi di intervento esclusivamente in emergenza – talvolta difficile da applicare dati i contesti di riferimento – viene introdotto il parametro della non curabilità nel Paese di origine che permette di intervenire sia in situazioni critiche che emergenziali.

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Il ricordo del dott. Buffa sui primi incontri del Comitato Scientifico

I primi medici del Comitato Scientifico erano prevalentemente del Gaslini: oltre a me, hanno aderito in prima battuta il dott. Carlo Dufour, Direttore dell’UOC Ematologia e del Dipartimento di Emato-Oncologia e il dott. Francesco Santoro, Cardiochirurgo della U.O.C Chirurgia Cardio Vascolare; sempre a Genova, ma dall’Ospedale Galliera, il dott. Carlo Mosci, Direttore S.C. Oculistica Oncologica.

Il neo-costituito Comitato Scientifico ha iniziato a incontrarsi per affinare le procedure e per la disamina dei casi in ogni momento possibile: nei corridoi dell’Ospedale Gaslini, davanti alla macchinetta del caffè, alla sera, in presenza o telefonicamente, sempre con grande entusiasmo e partecipazione. Da allora l’assetto è cambiato e siamo più organizzati ma manteniamo lo stesso piacere di confrontarci e la stessa volontà di aiutare più bambini possibile.

I casi clinici dei bambini di Flying Angels affidati al dott. Buffa.

Il dott. Buffa è stato referente – e oggi affianca il dott. Brunero – per i casi di chirurgia generale con particolare attenzione alle malformazioni uro-genitali, le patologie dell’esofago, le gravi ustioni, i trapianti di fegato e gli interventi sull’esofago; con il dott. Marco Brunero non condivide solo l’impegno con Flying Angels ma anche nelle missioni in Benin in cui si sono spesso alternati per garantire sempre la maggiore copertura possibile.

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Alcuni bambini di Flying Angels nei ricordi del dott. Buffa.

Grazie alla collaborazione con Flying Angels ho potuto curare moltissimi bambini nelle mie missioni in Benin ma anche diversi bambini che sono dovuti volare all’Ospedale Gaslini da altri Paesi perché non potevano ricevere le cure di cui avevano bisogno nel loro Paese di origine.

Ricordo Daniel, arrivato dal Congo che non aveva neanche 5 anni con una gravissima cardiopatia, accompagnato da un medico. Dopo l’operazione ha passato un periodo di oltre 4 mesi a casa mia prima dei controlli definitivi e il rientro in Congo. Dopo qualche anno è dovuto tornare in Italia per l’intervento definitivo – questa volta accompagnato dalla mamma – e di nuovo hanno passato un breve periodo di degenza come nostri ospiti. Oggi Daniel ha 16 anni, è in buona salute ed è seguito da un cardiologo congolese che è stato in formazione anche al Gaslini. La mamma di Daniel mi manda sempre aggiornamenti e saluti dal Congo.

Un altro bimbo fortemente impresso nei ricordi del dott. Buffa è Manuel, anche perché il suo intervento rappresenta una delle sfide più difficili che ha affrontato in tanti anni di chirurgia. Questo ragazzino di 11 anni subisce un intervento all’esofago in Colombia che purtroppo non ha un esito positivo. Per tentare di correggere il problema, Manuel affronta molti altri interventi in regime privatistico nel suo Paese che non solo non sortiscono effetto ma mettono anche in ginocchio la famiglia.

Quando Manuel è arrivato al Gaslini era alimentato da una cannula che andava direttamente nello stomaco e il suo massimo desiderio era mangiare una pizza e bere una coca cola. Per capire quale fosse il problema, ci sono voluti davvero tanti interventi, purtroppo anche molto invasivi, ma la mamma mi ha sempre rinnovato la sua fiducia. Finalmente, dopo notti insonni e con un intervento fra i più difficili della mia vita professionale sono riuscito a risolvere il problema e Manuel ha potuto finalmente esaudire il suo desiderio ma, soprattutto, iniziare la sua nuova vita.

Oggi il dott. Buffa non mette più mano al bisturi ma continua a volare in Africa per proseguire la sua opera di volontariato con diversi progetti sociali sul territorio e, naturalmente, prosegue la sua collaborazione con Flying Angels Foundation.

Nel dicembre 2022 il dott. Buffa è stato nominato, insieme alla moglie Adriana Lonardi, ex infermiera, Cavaliere della Repubblica Italiana per la lunga esperienza di cooperazione in Africa.

Abbiamo parlato di Piero Buffa anche qui

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