Sibongile abita ad Harare con mamma Chengetai, papà Anytime e 3 fratellini.
Né la mamma né il marito lavorano.
Chengetai ha scoperto che la figlia era ammalata ad un anno dalla sua nascita.
La partenza
È la prima volta che prende un aereo.
È stato un viaggio molto complicato in quanto la bambina poco prima di partire ha iniziato a presentare dei livelli di saturazione molto bassi. I medici testimoniano che oscillava tra la vita e la morte e partire era praticamente impossibile oltre che molto rischioso.
Quando è stato detto alla mamma che sarebbe stato necessario ricoverare la figlia ad Harare, lei ha deciso di rischiare e tentare di portare la figlia in Italia per darle una speranza, nonostante sapesse che sarebbe comunque potuta morire durante il viaggio o una volta arrivata.
Quasi per miracolo poi i livelli di saturazione piano piano sono incominciati a salire e malgrado fossero comunque sotto la soglia “normale” il dott. Bronzetti ha deciso di partire e di prendersi questa responsabilità.
Appena arrivata a Dubai Sibongile è subito stata portata all’ ospedale e ha trascorso lì, con la mamma ed il dottore, tutto il tempo dello scalo.
L'intervento
Appena atterrati a Bologna Sibongile e la sua mamma sono state portate tramite ambulanza all’ospedale, dove la piccola è stata operata d’ urgenza, con successivo ricovero di 1o giorni, durante i quali la mamma è stata ospitata in Caritas, a Rimini.
L'intervento
L’ operazione è andata bene e dopo l’ultimo controllo a piccola è tornata in Zimbabwe con la sua mamma.